- vuole valorizzare le risorse agroalimentari del territorio rispettando l’ambiente, e vuole migliorare la qualità dei prodotti agrari per il benessere delle persone e lo sviluppo di uno dei settori di punta del Made in Italy;
- ha un'inclinazione per i “saperi antichi” e, allo stesso tempo, ha interesse per l’evoluzione tecnologica del settore agrario, agroalimentare e dell’agroindustria;
- ha interesse per le produzioni e trasformazioni dei prodotti agrari, agroalimentari, agroindustriali e zootecnici, e per la qualità e tracciabilità dei prodotti nel rispetto degli equilibri ambientali, senza trascurare l’uso delle biotecnologie agrarie.
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Tecnici
Gli Istituti tecnici offrono una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico. Allo stesso tempo favoriscono lo sviluppo di competenze che permettono un immediato inserimento nel mondo del lavoro, ad esempio in un’impresa o in un’attività autonoma. Il diploma di Istituto tecnico permette di proseguire gli studi all’università, soprattutto verso corsi di laurea scientifici, tecnologici ed economici, o specializzarsi ulteriormente presso gli ITS Academy - Istituti Tecnologici Superiori.
Due settori, undici indirizzi
Il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88, regolamento di riordino degli Istituti tecnici, prevede due settori, quello economico e quello tecnologico, e undici indirizzi. Gli indirizzi degli Istituti tecnici sono pensati anche per l’occupabilità: il mondo del lavoro cerca, infatti, tecnici specializzati e in Italia non ce ne sono a sufficienza.
Due settori, undici indirizzi
Il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88, regolamento di riordino degli Istituti tecnici, prevede due settori, quello economico e quello tecnologico, e undici indirizzi. Gli indirizzi degli Istituti tecnici sono pensati anche per l’occupabilità: il mondo del lavoro cerca, infatti, tecnici specializzati e in Italia non ce ne sono a sufficienza.